mercoledì 27 agosto 2014

Keep karma and carry on

Se è vero che -cito direttamente da Wikipedia- «il karma è un "principio universale" secondo il quale una "azione virtuosa volontaria" genera una o più rinascite positive», il nostro piccolo gesto di ieri si è tradotto in un'ennesima rinascita del nostro "bambino interiore" quando oggi, camminando in centro a Treviso, mi sono imbattuta in un manifesto che pubblicizzava una mostra di LEGO® Star Wars organizzata da L.A.B. (Literally Addicted to Bricks). La nostra città non poteva farci sorpresa più bella! Soprattutto ora che abbiamo adocchiato il regalo che vorremmo per Natale... Dite che siamo troppo cresciuti per scrivere la letterina al vecchio Claus?

Quello per i mattoncini colorati è un tarlo duro a morire, per i nati negli anni '90... E Dark ed io non siamo di certo gli unici esempi, visto anche quel capolavoro che è The LEGO Movie (si, lo abbiamo visto soltanto quest'Estate: grazie, arena estiva del Cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno!), pieno zeppo di citazioni squisitamente nerd che ci hanno fatto scompisciare dalle risate, mentre i tanti bambini che erano lì con noi avevano proprio l'espressione di qualcuno a cui sfugge qualcosa... A proposito, sono l'unica a pensare che il personaggio di Vitruvius sia un riferimento al Nicodemus di Brisby e il Segreto di NIMH (altro capolavoro della nostra infanzia)?

Ad ogni modo, la felice scoperta della mostra di LEGO® che ci sarà a Settembre non è stata l'unica nota interessante di questa giornata: oggi è stata anche pubblicata online la seconda puntata della rubrica La Sposa in Nerd che da Luglio tengo su Stile Femminile; si intitola "Rosa e nerd" e parla della nerditudine secondo me. Mi farà piacere se le lettrici che seguono le nostre avventure vorranno lasciare un commento, dicendo la loro sul tema.
Intanto vi saluto, augurando a tutti valanghe di karma positivo!

lunedì 25 agosto 2014

Doccia gelata

L'Estate si avvia al termine e così, per molti italiani, anche le ferie... Ecco quindi che anche noi riprendiamo le consuete attività quotidiane: casa, lavoro e web. Da utenti passivi di Internet, quali siamo stati in questi ultimi giorni, anche noi siamo stati travolti dal fenomeno #IceBucketChallenge; più che dal valore dell'iniziativa, però, siamo rimasti colpiti -e non in positivo- dalla reazione italiana alla cosa: mentre noi, da bravi nerd, ci siamo goduti ogni singolo video tra quelli pubblicati dai nostri beniamini (per citarne alcuni, George R. R. Martin, Ian McKellen, Helena Bonham Carter con Tim Burton e, in Italia, Yotobi e Farenz), pare che nel Bel Paese sia invece più diffusa l'opinione polemica secondo la quale l'IBC sarebbe solo un modo, per le celebrità, di farsi pubblicità, e per le persone comuni di mettersi in mostra.
La nostra personalissima opinione, invece, è che senza la IBC molti di noi non avrebbero mai sentito parlare della SLA o della ALS Association, e il fatto che invece oggi siamo tutti qui a parlarne è stato reso possibile solo da questa campagna virale, veicolata proprio da quei video messi troppo spesso a processo. Questa gragnuola di polemiche è stata una vera doccia fredda, dopo le risate provocate, per esempio, dall'Ice Bucket Challenge di Benedict Cumberbatch. Ad ogni modo, qualunque sia la vostra opinione in merito al fenomeno delle video-docce gelate, la cosa importante è che, se credete nella ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e volete dare un contributo, potete farlo qui in qualunque momento.
Anche noi abbiamo fatto una piccola donazione, dopo la minacciosa nomina ricevuta su Twitter da Lara Genoni (che ringraziamo per l'accesa discussione, non sempre edificante, ma convincente).


Noi non abbiamo il tempo per fare un video, perciò accontentatevi di uno screenshot. Inoltre non nominiamo nessuno, perché riteniamo che chi desidera donare il proprio denaro in beneficenza è libero di farlo nei modi, tempi e con la destinazione che preferisce, senza per questo essere giudicato più o meno "buono", e non vorremmo mai rischiare che la nostra nomina venisse percepita come una provocazione. E questo sarà l'unico e ultimo post che scriveremo sull'argomento, anche se nessuno potrà impedirci di adorare ogni singolo video dell'IBC che verrà condiviso dalle star (aspettiamo a gloria quello di Harrison Ford, salute permettendo, nei panni di Han Solo per una Carbonite-ice Bucket Challenge)!

Ah, durante la scorsa settimana sono stati scritti alcuni articoli su di noi, e per questo vogliamo ringraziare Valentina Calzavara de La Tribuna di Treviso e Francesca Del Sala di Valdarnopost, oltre al nostro fan numero uno, Giovanni Salvatore di NerdOne, che ci sostiene con costanza e dedizione; siamo grati anche a Marzia Gravili per la menzione sulla sua pagina Facebook Lovely Planning: grazie a tutti!

venerdì 15 agosto 2014

Feriae Augusti

Questo significa Ferragosto: "riposo di Augusto", ma visto che ormai l'Imperatore a cui è stato intitolato il mese corrente non può più godersele, lo facciamo noi. Già da qualche giorno, a dire la verità, abbiamo sancito il "riposo di Dark e Daka"; nei giorni seguenti saremo impegnati tra visite a e dai parenti, tra toscani e siciliani, quindi mi sarà molto difficile aggiornare il blog.

Niente Honolulu, quindi, per noi... Solo Ohana E vogliamo augurare a tutti voi di poter fare lo stesso: probabilmente di questi tempi è necessario accantonare i grandi progetti estivi sognati per tutto l'Inverno, ma qualunque cosa farete, fatela con le persone che amate e godetevela, perché «se guardi nelle tasche troverai / gli spiccioli che ieri non avevi ma / il tempo andato non ritornerà», canta Guccini, e noi siamo assolutamente d'accordo con lui.

Quindi buone vacanze estive e buona serata di Ferragosto! Ci rileggiamo la prossima settimana; se intanto avete voglia di raccontarci cosa state facendo o cosa avete fatto durante le ferie, lasciate un commento a questo post: sarà un piacere anche per noi indossare la veste dei lettori.

domenica 10 agosto 2014

Nerdelizioso!

Ieri mattina ho visto passare, di sfuggita, un ragazzo che indossava una t-shirt con questa grafica; il giorno prima, da un'auto appena parcheggiata davanti a me, era sceso un uomo con addosso una maglietta "STAFF" del Play, il Festival del Gioco di Modena. In entrambi i casi ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con quelle persone, ma poi sono stata talmente presa dalle mie riflessioni sul gusto che l'uomo prova a scegliere etichette (materiali e metaforiche) da indossare per esibire la propria appartenenza a determinati gruppi culturali, che l'occasione è passata... Ma l'interesse per il tema è rimasto, così come l'istantanea simpatia per chi indossa t-shirt squisitamente nerd, o "nerdeliziose", per usare un termine caro alla nostra sponsor che sto per farvi conoscere: Floriana Bonera di Simply Nerdilicious. Anche se dovete tenere a mente che «nerdery is more than wardrobe-deep» [cit.]!

1) Floriana, Selenya, Indil, Luthien... Tanti nomi che danno un'idea piuttosto chiara di quale sia la tua passione principale: il Fantasy, correggimi se sbaglio. Quello che usi sul tuo blog, però, è Indil; vuoi dirci qualcosa di più su questo nome elfico e del perché lo hai scelto?

Oh yes, indil è una parola perfetta. Essendo io in origine linguista e avendo da sempre una passione per le parole, la parola indil, che in Elfico significa "giglio", per me è completa: rappresenta il connubio perfetto tra forma e significato. Sento la parola indil e vedo un giglio, a livello istintivo, emotivo ed estetico. Come Tolkien anche io amo le parole per il puro piacere estetico che ne deriva dal pronunciarle, e quando queste trovano la forma che calza loro a pennello non posso che gioirne e renderle mie. Indil è il nome del mio primo PG, Indil Loteantë o Doriath, un'elfa ovviamente molto tolkieniana. Anche gli altri son nomi dei miei PG, tranne Lúthien che è il nome che usavo online quando ci siamo conosciute. Rileggo il Silmarillion (go Doriath!) almeno una volta l'anno e uso il Signore degli Anelli per prendere decisioni importanti nella vita come oracolo, quindi si, direi che il fantasy è un buon punto di partenza.

2) Fantasia e creatività non ti mancano, io che ti ho conosciuta lo so, ma quante e quali sono le forme d'arte che senti più tue?

Amo la stoffa, sopra ogni cosa. Floriana che entra in un negozio di stoffe o va ai mercatini dell'usato è una cosa molto pericolosa. Vengo da una famiglia di sarte (mia nonna lo era di professione, la madre per necessità e passione), e mi è rimasto addosso. Ultimamente mi sto dando al disegno, è una buona forma di autodisciplina, ma non datemi in mano ferri e uncinetto perché al massimo posso usarli come armi improprie.

3) Prima ho nominato il blog. Si tratta di Simply Nerdilicious, aperto già da qualche anno. Dicci di più!

Simply Nerdilicious nasce quando qualche anno fa durante l'università non avevo molta voglia di studiare e preferivo concentrarmi sulle cose manuali. Purtroppo ho il difetto dell'inconstanza e non l'ho aggiornato regolarmente fino ad abbandonarlo per qualche anno. Ma ora ho deciso di riprenderlo in mano come motivazione a mettermi a creare con costanza e come esercizio di autodisciplina. Fondamentalmente è una vetrina per i miei lavori e per le mie fonti di ispirazione che trovo su Internet e non solo.

4) Una vetrina per le tue creazioni, dici... Ma che cosa realizzi con il marchio di fabbrica Simply Nerdilicious?

In origine era nato come idea di creare gioielli a partire da cose nerd, come collane o orecchine da dischetti o creazioni in stile steampunk partendo da cerniere. Non ho fatto molto per un po', però sto pian piano ricominciando.

5) Hai dei materiali, delle tecniche preferite? Qual'è la realizzazione di cui vai maggiormente fiera?

Come dicevo, la stoffa; alcune delle mie creazioni preferite sono dei costumi che ho realizzato per cosplay o feste a tema, mi piacciono molto anche alcuni cappelli assurdi. Per fortuna a Friburgo la gente fa un sacco di feste a tema e posso sbizzarrirmi.

6) Parliamo un po' del motivo per cui sei su questo blog: Simply Nerdilicious figura tra gli sponsor del nostro "matrimonio nerd"! Riveliamo a chi ci legge che cosa farai per noi.

Quando ho letto del vostro matrimonio ho pensato che fosse una cosa bellissima, e ho cercato di capire cosa potessi fare con i mezzi a mia disposizione (leggasi stoffe, stoffe, stoffe) e ho pensato che ogni matrimonio che si rispetti (GRRM insegna) rappresenta l'unione di due casate. Ecco perché fornirò i vostri personalissimi stendardi personali.
Ognuno di voi avrà il suo stendardo personalizzato e sto creando anche uno stendardo per la vostra nuova famiglia che sarà un'unione dei due simboli per identificare il nuovo percorso che affronterete insieme.
Per Daka ho pensato a qualcosa di elfico, e floreale un po' in stile liberty, il mio stile preferito, e per Dark qualcosa di ispirato alla fantascienza e a Guerre Stellari.

7) Cosa ti ha spinta a proporti per far parte del nostro progetto? Le tue creazioni sono mai state utilizzate per un matrimonio?

No, in effetti questa è la mia primissima commissione e la cosa è avvincente perché son abituata a fare cose nel tempo libero e solo per me stessa, ma questo vuol dire creare per qualcuno altro, con qualcun altro in mente.
Ho deciso di sponsorizzarvi perché son contenta di aiutare due amici in nome della nerditudine... Il matrimonio sponsorizzato era una cosa che non conoscevo e se posso aiutare due amici con poco lo faccio volentieri.

8) Tu che sei italiana ma da qualche tempo vivi in Germania, puoi raccontarci qualcosa su come si vive la creatività lì? Credi che ci siano maggiori spazi dedicati, più occasioni di esprimerla, o non hai notato differenze?

Sicuramente tutto il movimento DIY è molto più vasto in Germania che in Italia, qui hanno una cultura del fai da te ("Basteln", in Tedesco) che viene coltivata da quando sono piccoli. Nelle scuole i bambini cominciano a fare lavoretti manuali da piccoli e  crescono con quest'ottica. Ovviamente non tutti diventano dei creativi da grandi, ma credo ci sia una diversa predisposizione verso il lavoro manuale. Per anni in Italia l'artigianato ha sofferto del cattivo giudizio che lo poneva al di sotto delle professioni intellettuali, nonstante l'Italia si pregi del "made in Italy". Credo che ci sia una contraddizione intrinseca che va risolta per dare nuovamente all'artigianato il suo onore.

9) Qual'è stata l'avventura più emozionante che hai vissuto a Friburgo come nerd?

Poche purtroppo, qui non ci sono molti altri della nostra specie. Ma credo che uno dei momenti più divertenti è stato  passare una serata a una festa a parlare con un mio amico dei rispettivi PG e sentire lui commentare: "non ci credo che sto parlando di giochi di ruolo a una festa con una ragazza". E anche le varie colleghe che dicono "no però lei ve lo può dire anche in Elfico!". 

10) Nella mia domanda precedente ho usato un termine controverso: nerd. Tu che ti senti tale che definizione ne daresti?

Mi è capitato di avere una discussione una volta con un fisico che sosteneva la superiorità della nerdezza scientifica rispetto a quella umanistica, ma io rispondo con una citazione dalla fantastica Marian Call «I have been a nerd since my first five-syllable-word».
Una canzone che per me rappresenta davvero la nerditudine è "I'll Still be a Geek After Nobody Thinks it's Chic (the Nerd Anthem)" di Marian Call. Ascoltatela!

Le anteprime di ciò che Floriana creerà per noi con le sue mani le avete viste... Curiosi di vedere il risultato finale? Noi si! E per questo dono meraviglioso la ringraziamo in anticipo. Ma vale la pena dare un'occhiata anche alle altre sue creazioni (spille, anelli, orecchini...), visibili sul blog.



Meritano la nostra gratitudine anche i ragazzi di Fumble GdR, e in particolare Claudio Serena, per aver parlato del nostro #matrimonionerd in diretta sul loro podcast. Grazie! Ci hanno informato che il loro blog partecipa ai Macchianera Italian Awards 2014: se vi piace ciò che fanno, votateli.

giovedì 7 agosto 2014

Carta e pixel

Per le strade come sul web, in questi giorni di ferie, gira veramente poca gente. Solo chi, come noi, è andato in vacanza a Giugno per evitare il caos dell'alta stagione, e chi aspetta Settembre per la stessa ragione, tiene animati blog e social network come può... Per questo siamo tanto grati a Luca Badaloni, del Satiro, per l'intervista di qualche giorno fa e a Mario Lucio Falcone, noto ai più come The Marius, per la menzione su Advanced Nerds, grazie alla quale abbiamo ricevuto centinaia di visite, nonostante tutto; vogliamo ringraziare quest'ultimo anche per averci offerto il suo aiuto come disegnatore, un regalo inaspettato e molto gradito, di cui riveleremo i dettagli più avanti. Anche Daniele Giardini, pixel artist sotto lo pseudonimo di Demigiant, si è reso disponibile con il suo talento, e noi non possiamo che esserne onorati e ringraziarlo di cuore.

Si: oggi ho voluto mettere i ringraziamenti all'inizio, anziché alla fine; anche perché non ci sono molte novità, da questo punto di vista, per il Progetto #matrimonionerd. Le novità più consistenti arrivano dalla "vita vera", in particolare per quanto riguarda l'acquisto dell'appartamento che tanto sta impegnando Dark e me in questo periodo. Come accennavo in quest'altro post, abbiamo raggiunto un accordo con i proprietari; ora stiamo aspettando la risposta della banca alla nostra richiesta di mutuo, un altro snodo cruciale della nostra storia per cui abbiamo bisogno di tutta la fortuna che potete augurarci. Nel frattempo, a me ronza in testa una certa musichetta e non posso fare a meno di fantasticare...


Certo, certo: The Sims è un videogame da femmine... Ma tanto lo so che la maggior parte di voi l'ha riconosciuta! Ad ogni modo, non appena sono entrata in possesso della planimetria dell'appartamento, che nella mia testa è già ufficialmente la nostra futura casa, il mio primo impulso è stato quello di avviare il gioco e smanettare nella modalità "Costruisci".

Un tempo avremmo solo potuto immaginare come sistemare e arredare una casa, visto che né le capacità grafiche di Dark né quelle della sottoscritta vanno oltre il proverbiale omino stecco, ma grazie a quello che è uno dei miei videogiochi preferiti da sempre (hey, voi hardcore gamers che sfottete parlando di The Sims come di una casa delle bambole virtuale: tornate a giocare alle costruzioni su Minecraft!), possiamo vederlo con i nostri occhi ben prima che nella realtà. Dalla carta ai pixel, è comunque un'emozione assistere a questo sogno che prende vita.

Una volta sistemati definitivamente nel nostro nido, sarà il momento del matrimonio. Un anno sembra un'infinità, eppure è già trascorso un mese da quando abbiamo aperto questo blog e iniziato l'avventura del matrimonio sponsorizzato: buon primo complemese a noi! In poco più di trenta giorni, abbiamo ricevuto oltre 8200 visite; il nostro video ha avuto 350 visualizzazioni; su Twitter abbiamo più di 200 follower e su Facebook circa 70 amici; proprio ieri abbiamo creato, oltre al profilo personale, anche la fanpage del #matrimonionerd, che ha già ricevuto oltre 30 "Mi piace" e, stando alle statistiche mostrate da Facebook, i primi contenuti pubblicati hanno raggiunto quasi 650 persone. Forse sono piccoli numeri, agli occhi di chi si occupa di comunicazione 2.0, ma per noi che abbiamo cominciato da zero e con le nostre sole forze, facendo lavori di tutt'altro genere e destreggiandosi fra le incombenze e gli impegni quotidiani, sono i primi traguardi che ci danno la spinta ad andare avanti e fare ancora di più. Se la nostra storia avrà una buona visibilità e sarà conosciuta da migliaia di persone, saremo in grado di raggiungere gli sponsor di cui abbiamo bisogno per organizzare il nostro grande giorno e di offrire loro in cambio un'efficace promozione. Per questa ragione abbiamo sempre bisogno di voi e del vostro passaparola!

lunedì 4 agosto 2014

Serendipità

Ho già usato questo termine, qui sul blog? Sarebbe strano il contrario, perché adoro la parola "serendipità" (non a caso, l'ho scelto insieme alla mia socia Sara come nome per il nostro gruppo di swapping su Facebook); per chi non ne conoscesse il significato, indica una preziosa coincidenza, una felice scoperta fatta casualmente, magari mentre si cercava tutt'altro. Un po' come quella che ho fatto un paio di giorni fa nel parcheggio di un centro commerciale...
E un po' come l'incontro virtuale con Laura, presidente di BLEvents. Quando ci ha scritto, proponendosi come sponsor per il nostro #matrimonionerd, ci aspettavamo di trovarci di fronte ad una fotografa, e invece ci siamo presto resi conto che si trattava, prima di tutto, di una nerd con i fiocchi. Ma lasciamo che sia lei stessa a presentare sé stessa e la sua associazione!

1) BLEvents: per cosa stanno quella B e quella L? Cos'è BLEvents e chi ci sta dietro?

Ci siamo NOI, naturalmente: Betta, alias Elisabetta Bidonti e Laura, alias Laura Celestini Campanari! E come Eventi, anche se qualcuno ancora ci chiede chi sia la E. Non è esclusa una modifica al logo, con l'aggiunta di un paio di punti, che spero mettano fine al problema della pronuncia a mo' di versaccio.

2) Da quanto esiste BLEvents e come è nato?

L'associazione nasce dalle ceneri del vecchio gruppo di animazione interattiva e cene con delitto, al tempo Rouge&Noir – eventi interattivi; un gruppo affiatato, ma che per varie ragioni personali ho deciso di chiudere la bellezza di due anni fa, prima di incontrare la mia socia ideale e decidere di ampliare il nostro campo di azione ad eventi a tutto tondo: attualmente, ci occupiamo di feste, matrimoni, ricorrenze, servizi foto e video e tante idee originali per ogni occasione speciale, anche grazie alla preziosa collaborazione di gruppi di gioco di ruolo e rievocazione storica, artisti non convenzionali e naturalmente il nostro zoccolo duro di attori. La nuova formazione, tutta al femminile e pienamente ufficiale, è sul campo da circa quattro mesi.

3) Qual è l'evento targato BLEvents di cui vai più fiera?

Il nostro primo "compleanno con delitto". Un genere di intrattenimento in cui credo molto e che si è rivelato vincente. Eravamo abituatissimi ai locali, ma aver contribuito alla riuscita del giorno speciale di una persona è una soddisfazione incredibile. E così il calore con cui il nostro lavoro è stato accolto.

4) I prossimi progetti in cantiere?

Abbiamo in preparazione una tribute live del Rocky Horror Picture Show, che porteremo in alcuni locali e, speriamo, anche a Halloween. Se tutto andrà bene, spero di metter su a breve anche uno dei miei musical preferiti, che ho adattato in italiano: La Piccola Bottega degli Orrori. Poi, da Settembre, tante feste per bambini, corsi teatrali, musicali e artistici ed ancora eventi privati.
Da "cameragirl", mi occupo personalmente anche di servizi video-fotografici, spero quindi di avere richieste e poter promuovere anche alcune idee originali come la "videolaurea", una sorta di divertente trailer sul percorso di studi da guardare tutti insieme e regalare ai propri ospiti.

5) Immagino che siate sempre disponibili per chi desidera organizzare il proprio evento in modo speciale; come fare, quindi, per contattarvi o vedere i vostri precedenti lavori?

Basta cercarci nel nostro sito oppure nella nostra pagina Facebook, dove potrete trovare anche le foto di tutti i nostri eventi, artisti e servizi.

6) Quando ci hai scritto per offrirci la tua sponsorship, ti sei presentata come una nerd doc, ex giornalista di videogiochi e cameraman: raccontaci qualcosa di più della tua carriera da nerd!

Mamma mia, una bella impresa! La mia personale carriera inizia da… sempre, con la grande passione per i videogiochi, i romanzi fantasy (che mi dilettavo anche a scrivere), i librogames avuta fin da bambina. Monkey Island, Marion Zimmer Bradley e Oberon il giovane mago hanno segnato la mia infanzia.
Poi il destino mi portò alla ludoteca di Avalon, dove trascorrevo tutte le mie giornate giocando a D&D Dragonlance e a Cyberpunk qualche anno dopo. Intanto il liceo era finito ed io ero approdata alla Scuola Romana dei Fumetti, con cui iniziai a frequentare i miei primi Romics da disegnatrice e cosplayer.
Sempre in quegli anni scrissi alla Play Press Publishing alcune appassionate richieste di collaborazione e conobbi i miei primi redattori, che ancora considero amici, diventando traduttrice e articolista per alcune riviste dedicate alla Play Station 2, Xbox ed in particolare per Pokémon World. Non dimenticherò mai le mie corse a caccia di novità e gadget con la macchina fotografica gialla che adornai per l'occasione con un bell'adesivo di Pikachu!
Negli anni successivi ho continuato a giocare, ad aiutare nelle fiere anche come membro dello staff e soprattutto ho avuto l'onore di veder nascere e crescere dall'interno il primo boom associativo dei gruppi di Roma e ho scoperto Lucca Comics.
Ma, come tutte le cose, anche l'epopea romana del gioco ebbe il suo calo e la sua sospensione, per tornare da qualche annetto pian piano con nuove associazioni piccole ma coraggiose che iniziano a riaprire. Attualmente, scendo in Sicilia ogni volta che posso a giocare di ruolo live con il mio gruppo storico e sono in cerca di qualche bella campagna da tavolo che mi dia le soddisfazioni di un tempo. Per i videogames non ho più tempo, ma quando posso fuggo alle fiere geek e mi concedo una bella partita di giochi "retrò".

7) Che cosa ti è piaciuto, del progetto #matrimonionerd, e come mai hai deciso di aiutarci?

Ho visto il progetto grazie ad un caro amico del forum Librogame.net, di cui sono da poco anche moderatrice, e l'ho trovato subito fantastico! Come avrebbe potuto essere altrimenti, d'altronde, visto che si tratta di "colleghi" nerd? Non si poteva non aiutarli, no?

8) Riveliamo più nel dettaglio di cosa ti occuperai il giorno del nostro matrimonio: cosa farai per noi?

Mi sono offerta con quel che potevo svolgere anche da sola, visto che mi trovo abbastanza lontana e non avrei potuto portare con me tutto il gruppo: video e foto. Parecchie belle ideuzze su come realizzare un trailer in pieno stile videogioco di questa occasione già mi girano in testa - *risata diabolica*.

9) Avevi mai partecipato ad un matrimonio sponsorizzato? Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

No, mai. Sinceramente, non credo sarà diverso in questo da qualsiasi altro matrimonio; quel che invece lo renderà "diverso" e particolarmente allettante è di certo la grande originalità degli sposi e la fantasia dimostrata già dalla dichiarazione stessa. E questo non è certo merito nostro.

10) Un'ultima domanda, la più personale: c'è qualcuno o qualcosa a cui devi il tuo amore per l'arte, la tua creatività?

La mia famiglia, certamente, è stata quella che ha trasmesso a me e mia sorella (da prima di nascere, suppongo) l'amore per la musica. Sono tutti un po' musicisti in casa: mio padre si dilettava con tastiera e organo, mamma canta benissimo e tutti insieme siamo grandi appassionati di musical.
La passione per la scrittura è "colpa" di mio padre, che non ha mai lesinato sui libri in casa ed è un amante della fantascienza, anche se non gli andava a genio che da piccola mi ci estraniassi tanto. Ora che sono grande, ci scambiamo spesso libri storici e fantasy. Il disegno è qualcosa di più mio: in effetti sono l'unica in famiglia ad aver sempre disegnato e nutrito una grande passione per le immagini.

È proprio vero: le strade della nerditudine sono infinite. E Dark ed io siamo felici che la nostra si sia incrociata con quella di Laura, che ringraziamo per aver deciso di darci una mano per il nostro grande giorno.

Naturalmente, i ringraziamenti non si fermano qui: abbiamo un sacco di persone a cui essere grati per il costante passaparola sul nostro progetto, e in particolare Emanuele Marcheselli di STAMP Toscana, Chiara Ferretti di How to be a Geek Mom, Daniela Geraci di Agenda Geek, Laura Bogliolo de Il Messaggero e Cristiana Tumedei di ParliAMO Digitale per gli articoli scritti su di noi: grazie di cuore a tutti voi!

venerdì 1 agosto 2014

Nostalgia

È strano come, quando si decide di intraprendere un cammino e si ha tutta l'intenzione e la determinazione di guardare avanti, in noi si faccia subito irresistibile la voglia di voltarsi a guardare indietro, almeno una volta. Quante volte, in un momento cruciale della vostra vita, proprio mentre stavate per compiere un passo importante (la laurea, il matrimonio, il primo figlio...), qualcuno vi ha detto "solo ieri eri uno scricciolo alto così, e ora guardati!"?
Non ci avevo mai riflettuto, prima d'ora, eppure deve essere una di quelle cose che ci accomuna tutti, uomini e donne, in qualunque parte del globo... Chissà se succede anche nell'occasione di un semplice viaggio di piacere? Quando si parte per un soggiorno in un paese straniero in cui non siamo mai andati, si pensa a tutti gli altri viaggi compiuti prima, o al percorso che ci ha condotti a partire proprio per quella meta? Mi piacerebbe sentire anche i vostri punti di vista, è un argomento che trovo davvero affascinante.

Oggi rifletto sulla nostalgia, su questo sentimento dolceamaro che si prova quando ci si allontana dalle radici della nostra vita, perché ieri abbiamo ricevuto la tanto agognata risposta positiva dai proprietari dell'appartamento di cui Dark ed io vorremmo fare casa nostra. Inevitabile, quindi, ripensare a quella che è stata casa mia per tanti anni (ne ho accennato anche in questo post), ai ricordi ad essa legata, alle persone che ancora ci vivono e a quelle che ci hanno vissuto... Ora che ci mancano davvero solo pochi passi prima di veder realizzato il nostro sogno di costruire un nido per la nostra nuova famiglia, ieri diventa il passato, e le emozioni che questo pensiero suscita in noi sono tante e tanto intense.

Io ripenso a quando ero bambina, a cosa significava, per me, "essere a casa"; ripenso ai miei genitori, a mia mamma Gabriella e soprattutto a mio babbo Giancarlo, che non c'è più; ripenso a mio fratello minore Leonardo, quando era piccolo e paffuto; ripenso ai miei nonni, alle mie zie, alle mie cugine e ai miei cugini, e ai luoghi in cui passavamo il tempo insieme; ripenso a tutte queste cose, gran parte delle quali ormai irraggiungibili, proprio perché fantastico su quello che da ora in avanti significherà per me "essere a casa", sull'emozione che sarà diventare genitori, crescere i nostri figli proprio in quella casa; mi chiedo che genere di famiglia saremo, come sarà il tempo che trascorreremo tutti insieme. È più forte di me, ho sempre avuto un'immaginazione galoppante: non riesco a fare a meno di visualizzarle, le cose a cui penso, e si sa che, se ci si guarda allo specchio, si vede anche ciò che ci sta alle spalle.
Anche quando ho conosciuto Dark, quando ho capito che tra noi c'era un legame speciale, una delle prime cose su cui si è diretta la mia curiosità è stata la nostra infanzia. "Chissà cosa stavamo facendo, nello stesso momento, venti anni fa? A chilometri di distanza, in luoghi e famiglie molto diverse, chissà se ci siamo mai trovati a fare contemporaneamente la stessa identica cosa?". A lui ho posto questa e domande come questa svariate volte, ed è stato sempre molto divertente giocare a immaginare le risposte.

Personalmente, sono stata più volte redarguita per la mia eccessiva tendenza alla nostalgia, alla rievocazione del passato; ma anche la psicologia contemporanea si divide in due correnti di pensiero diametralmente opposte, su questo tema: c'è chi afferma che la nostalgia sia una risorsa per la costruzione e il mantenimento dell'identità individuale, chi invece la denigra come un'autopunizione che non ha nulla di costruttivo. Naturalmente, la verità ha più sfumature, anche perché sentimenti e stati d'animo sono estremamente soggettivi. Io ritengo che mantenermi saldamente collegata al mio passato faccia di me una persona più solida, ma quando la nostalgia si trasforma in doloroso senso di perdita e mancanza, può minare le certezze del presente e rendermi debole. Non è forse questo l'insegnamento che il Professor Silente ha impartito ad Harry Potter tramite lo Specchio delle Brame? Chi ha letto i libri capirà a cosa mi riferisco.

Ma ho fatto abbastanza filosofia, per oggi. È il momento di andare avanti, è proprio il caso di dirlo.
Se la mia vita, fino a ieri, si è svolta tutta in Toscana, ora ne fa indirettamente parte anche la Sicilia, da cui proviene la famiglia di Dark; ed è proprio guardando avanti, al giorno del nostro matrimonio, che ho scoperto sul web un'associazione siciliana che in questi giorni, nella persona di Ambra Bonaiuto, sta generosamente passando parola sul nostro progetto, e che quindi voglio ringraziare.
Si tratta dell'associazione culturale e ricreativa E-Ludo Lab, che si propone di creare progetti, eventi e formazione nel campo dei media digitali interattivi con particolare focus sui videogames. Dark ed io li abbiamo scovati su Twitter, ma sono presenti anche su Facebook e YouTube, e hanno sede a Catania. Dopo aver esplorato il loro sito e aver capito l'idea su cui E-Ludo Lab si fonda, abbiamo deciso di contattarli per una collaborazione e Ambra, la presidente, ci ha risposto con un entusiasmo che solo i nerd come noi possono manifestare per piccole follie come un #matrimonionerd; per questo e per quello che sta facendo per noi la ringraziamo, con l'augurio che entrambi i nostri progetti vadano avanti nel migliore dei modi!

E ora, scusatemi, ma Dark si sente un po' meglio e abbiamo grandi progetti per la serata... Ma che avete capito? Sto parlando di retrogaming: The Seven Gates of Jambala, uno dei giochi per Amiga della mia infanzia, e P. P. Hammer and His Pneumatic Weapon, sul quale Dark ha trascorso ore e ore della propria, ci aspettano!